Cos’è, a cosa serve e come funziona la tecnologia NFC?

La tecnologia NFC, sta per Near Field Communication (in italiano “comunicazione in prossimità”).

Vi piacerebbe che il vostro smartphone attivasse delle funzioni preimpostate (da voi) quando vi trovate in un determinato posto?

Vediamo qualche esempio. Vi piacerebbe se:

  • quando entrate in bagno lo smartphone fa partire la musica in automatico?
  • Quando entrate in auto si avvia automaticamente il navigatore del vostro smartphone?
  • Quando vi mettete a letto, il vostro smartphone mette in automatico la vibrazione, o disattiva il WiFi o attiva la sveglia per la mattina?
  • Quando entrate in casa il vostro smartphone attiva in automatico il WiFi?
  • Mettete i panni in lavatrice il vostro smartphone attiva automaticamente un timer?
  • Nulla di più semplice! Settate un chip, poggiateci lo smartphone sopra ed il gioco è fatto!
Basta avere uno smartphone con tecnologia NFC, acquistare i Tag NFC (costano pochissimo, meno di 50 centesimi cadauno), scaricare una qualsiasi app del tutto gratuita per settarli (è semplicissimo) ed iniziare ad utilizzarli.
 
I Tag NFC altro non sono che piccoli chip (adesivi o portachiavi, ad esempio) programmabili in completa autonomia tramite applicazioni gratuite che permettono di dare informazioni o istruzioni a dispositivi dotati di tecnologia NFC.
 
Esempi di Tag NFC.
 
Un esempio potrebbe essere il seguente: programmiamo un chip adesivo “dicendogli” che, quando ci troviamo nelle sue vicinanze, deve “dire” al nostro smartphone di impostare la modalità “vibrazione”. Fatto ciò, incolliamo l’adesivo (Tag) vicino al comodino del nostro letto ed il gioco è fatto. Quando ci mettiamo a letto, basterà poggiare per un istante lo smartphone vicino al Tag NFC il quale comunicherà automaticamente al nostro smartphone di passare dalla modalità “suoneria” alla modalità “vibrazione”.
Di esempi di cosa si possa fare con la tecnologia ed i Tag NFC se ne potrebbero fare moltissimi.
Molti dispositivi, ormai, hanno “a bordo” la tecnologia NFC. Tale tecnologia altro non è che una connessione wireless bidirezionale a corto raggio che permette a due dispositivi di comunicare tra loro fino ad un massimo di 10 cm.
 
Tale tecnologia permette lo scambio di contenuti tra due dispositivi fino ad un massimo di 4 cm (ma anche meno), per questioni di sicurezza.
 
A proposito di sicurezza: pensiamo a quando si potranno pagare, in maniera diffusa, gli acquisti al supermercato o in un negozio di abbigliamento, ad esempio, tramite NFC. In altri Paesi è già possibile, in Italia purtroppo, sono pochissimi gli esercizi commerciali che permettono tale pagamento e ancor meno gli operatori telefonici, eccezion fatta per Vodafone che, volendo, permette i pagamenti tramite NFC.

Guarda il video ufficiale di Vodafone
 

Per pagare la spesa al supermercato, ad esempio, con il proprio smartphone sono necessari: uno smartphone dotato di tecnologia NFC ed un POS Contactless (dotato ovviamente di NFC), e l’integrazione della propria carta di credito (o di debito come ad esempio la PostePay).

Per gli acquisti di piccolo importo, all’utente non verrà richiesto di inserire alcun codice. Al contrario, per cifre più consistenti, all’utente verrà richiesto di digitare un PIN al fine di permettere la transazione di denaro, quindi il pagamento.

La tecnologia NFC, come dicevo prima, serve anche a scambiare dati tra due dispositivi. Pensiamo a due smartphone: vogliamo inviare o ricevere una foto da un nostro amico, un contatto o anche un’applicazione o un video da YouTube? Bene, ci basterà avvicinare i due dispositivi per scambiare il contenuto desiderato.

Lo scambio avverrà tramite Android Beam.

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Un altro esempio è quello di avvicinare lo smartphone a delle casse dotate anch’esse di tecnologia NFC e, quindi, riprodurre automaticamente la musica su di esse.

Questo è molto altro ancora è possibile fare tramite la tecnologia NFC.