Quanti di voi lasciano in carica il proprio dispositivo tutta la notte? Quasi tutti, credo. Quindi, c’è da sapere qualcosa a riguardo.
Quasi la totalità degli smartphone impiegano circa due ore per ricaricarsi completamente, quindi al 100%. Anche se, in realtà, il 100% visualizzato non corrisponde alla reale carica, per una questione di sicurezza. Sicurezza intesa nel senso di preservare la batteria, quindi renderla più longeva.
A tal proposito consiglio di leggere il post: “batteria, come farla durare di più“.
Diciamo che quando viene visualizzata la percentuale di carica al 100%, in realtà siamo intorno al 90/95%. Quindi, per caricarla completamente si consiglia di lasciarlo al massimo per un’ora dopo la visualizzazione del 100% di ricarica.
Fatta questa premessa, andiamo al punto.
In media, secondo uno studio condotto nel 2012 dal laboratorio del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti d’America gestito dall’Università della California, situato a Berkeley, si stima che lasciare in carica uno smartphone (oltre al famoso 100%) per tutta la notte equivale a consumare circa 2,24W.
Mentre il consumo durante la ricarica sale a 3,68W.
Ultima “chicca”! In molti, moltissimi, lasciano il caricabatterie attaccato alla corrente anche quando non c’è nessun dispositivo da ricaricare. In questo caso, si consumano circa 0,26W.
Ovviamente non sono consumi eccessivi, ma che comunque, tranne quando il dispositivo è realmente in carica, si potrebbero evitare. Soprattutto se sommiamo questi consumi irrisori a tutte le altre apparecchiature elettriche che abbiamo in casa e che lasciamo, per forza di cose, in standby.
Il mio consiglio (tanto è solo una questione di abitudine) è quello, appunto, di staccare lo smartphone dopo le 2 o 3 ore di ricarica e staccare il caricabaterie dalla presa.
Bolletta a parte, si fa del bene all’ambiente.